Accompagnate i bambini in un luogo appartato e nascosto. Qui proponete loro di bendarsi e di sistemarsi in fila indiana, in modo da formare un 'bruco': ogni bambino, in piedi, pone le mani sulle spalle del compagno che gli sta davanti. Il 'bruco' si sposta adagio. Mentre li guidate, invitateli ad ascoltare ed a odorare, il più accuratamente possibile ciò che è attorno a loro. Mentre si cammina, conviene fermarsi di frequente in punti di particolare interesse, perché possano toccare rocce, alberi strani o sentire il profumo di fiori e di cespugli. Più cose differenti incontrate sulla strada, meglio è.
Per aggiungere varietà, abbandonate il sentiero ogni tanto, seguite il letto asciutto di un torrente oppure entrate e uscite dalle radure soleggiate del bosco. Quando ritenete di esservi allontanati abbastanza, fate togliere le bende. Ora i bambini possono cercare il luogo di partenza, ripercorrendo la strada seguita fino allora.
A volte, prima di tornare indietro, propongo di tracciare una mappa del percorso che pensano di aver seguito o di disegnare le zone che hanno attraversato. Questo li aiuta a tradurre in immagini i suoni, i profumi, le sensazioni tattili che hanno sperimentato. Lo starnazzare delle anatre può indicare uno stagno o una zona paludosa; una fragranza rivela la presenza di fiori. Lasciate, per quanto possibile, che i ragazzi trovino da soli la via dei ritorno.
Attenzione: le file di 'bruchi' bendati siano al massimo di sei elementi. Se sono di più si aggrovigliano e non riescono a dirigere in modo utile i propri passi.
(CORNELL, J., "Scopriamo la natura assieme ai bambini", RED, Como).