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Il canto come mezzo di espressione
Per riflettere
Per riflettere, Teoria

Il canto è un mezzo di espressione se c'è il piacere di cantare.
 
Espressione personale


Stato d'animo - stato fisico (quando si è stanchi non si ha voglia di cantare). Esprimere un sentimento presente o passato. Il sentimento può essere espresso in modo esplicito o meno. La canzone può evocare dei sentimenti che non si sono mai provati. in questo caso vi è un arricchimento personale. Non bisogna dimenticare il valore poetico e musicale di certe canzoni. Certe canzoni rievocano un momento particolare della vita. Non contano le parole e la musica, conta ciò che si rievoca (un momento, una persona). Attenzione al valore oggettivo delle canzoni. Quando si giudica una canzone non bisogna lasciarsi trascinare da elementi soggettivi, sentimentali.
 
Espressione di gruppo


Il canto è un mezzo d'espressione di gruppo. Se il gruppo non esiste non ci può essere canto di gruppo. bisogna conoscersi, vivere insieme. Il canto è un mezzo per creare l'unità di gruppo (si fa qualche cosa insieme). Il canto dà il senso della collettività.
Limite: durante quest'attività non ci sono relazioni individuali tra i membri del gruppo che cantano. In tal senso sono le attività manuali, più del canto, che creano le relazioni tra le persone: durante il lavoro si discute, si parla.
 
Qualità del canto


Importante è la scelta del repertorio. Bisogna curare il canto, ma senza esagerare per non annoiare chi canta; è una questione di "dosaggio".
 
Aspetto estetico


Si può provare piacere nel cantare pezzi di valore estetico. Valore delle parole, valore della musica, di entrambi i fattori. Si può provare piacere fisico nel sentire la propria voce.
 
Il repertorio


Nella scelta bisogna tener conto del gruppo. A seconda del gruppo, bisogna dosare le difficoltà del canto. Attenzione a non proporre un repertorio per cantori adulti a dei bambini. Attenzione a non prendere come generali delle reazioni negative individuali. Il repertorio deve essere molto più vasto di quello che realmente si presenta (preparazione remota). Il repertorio deve essere "a disposizione" anche per i momenti informali (ad esempio ultima sera di stage).
 
Qualità


Come giudicare un momento di canto ?


Nei giudizi siamo molto soggettivi, condizionati dalla moda, dalle tradizioni. Per giudicare una canzone bisogna cantarla. Attenzione a non giudicare positivamente solo le canzoni complesse da interpretare.


Attenzione a non giudicare una canzone per mezzo del suo autore. Guardare al testo, alla melodia, alla concordanza delle parole con la musica).
 
Il bambino e il canto


Il canto si può fare in diversi momenti della giornata. Attenzione a non esagerare nei canti sistematici e di circostanza. Bisogna portare il canto secondo la vita dei ragazzi. Il gruppo ideale per cantare è il grande gruppo (venti-trenta persone); un gruppo più piccolo è infatti troppo ridotto (ovviamente esistono circostanze che richiedono un numero di cantori minore).


Attenzione agli elementi negativi che ostacolano il canto in determinati momenti. Tutto il gruppo dei monitori, a questo proposito, deve poter cantare; quest'attività non deve essere demandata "ad uno specialista".

 

Importante è classificare i canti secondo i diversi momenti della giornata o a seconda delle circostanze. Il canto deve far piacere a tutto il gruppo e non solo soddisfare il nostro gusto personale.
 
Interpretazione


Non bisogna mai tradire la canzone con una interpretazione falsa. la vera interpretazione è quella che rispetta la canzone nella propria essenza.
Attenzione al pericolo di portare per gli adolescenti solo canti alla moda.
 
Tecnica dell'apprendimento


Taluni sostengono che l'apprendimento non sia necessario poiché pratica che annoia.
Ci sono dei canti che permettono di cantare spontaneamente senza apprendimento, altri canti invece richiedono un differente tipo di applicazione. La seduta di apprendimento permette un progresso vocale. Colui che insegna deve cantare molto di più di colui che impara. Il suo esempio è importante.
L'apprendimento non deve essere né lungo, né noioso. Il momento favorevole per cantare lo si può trovare in qualsiasi momento della giornata. Siamo noi stessi che lo giudichiamo.
La durata di questo momento dipende dall'anzianità del gruppo: è meglio se le sedute di apprendimento sono brevi e frequenti.
 
Metodo per insegnare il canto


Prestare attenzione ai seguenti aspetti

 

  • bisogna conoscere bene il canto;
  • l'insegnamento breve è il migliore;
  • il canto deve essere analizzato prima e suddiviso in alcune parti per l'insegnamento;
  • le frasi vanno ripetute a seconda della difficoltà e del gruppo al quale si insegna;
  • è meglio ripetere tante volte una frase piuttosto che farla cantare subito con un errore (quanto un errore entra nell'orecchio diviene poi molto difficile eliminarlo).


Condizioni logistiche


All'interno esistono migliori per la pratica del canto, anche se cantare all'esterno non è assolutamente sconsigliato.

 

  • sonorità: attenzione alla risonanza (non deve essere né troppa né troppo poca;
  • silenzio: nei pressi di un getto d'acqua, ad esempio, esiste un elemento di disturbo che non favorisce la concentrazione;
  • condizioni atmosferiche: temperatura, vento, …
  • posizione del gruppo: meglio cantare in piedi;
  • disposizione: la migliore disposizione è a ferro di cavallo. I componenti del gruppo devono vedersi e sentirsi, e vedere e sentire chi dirige.


Esigenze tecniche


Bisogna conoscere bene la canzone. E'importante proporre un buon esempio. Bisogna avere la pazienza per migliorare la qualità di ciò che si propone (una canzone mal cantata all'inizio è cantata male anche dopo avere cantato bene altre canzoni).


Bisogna saper convivere con la mediocrità. Non bisogna indirizzarsi a chi canta male e, per correggere, è necessario "cantare l'errore".

Reazione individuale di fronte al canto


Interesse, astensione. Quali sono le cause ?


Gruppo

 

  • rifiuto dell'immobilità;
  • rifiuto di fare sforzi, di imparare;
  • rifiuto di un'attività infantile, femminile;
  • ci può essere opposizione al repertorio o indifferenza;
  • paura di sbagliare.


Cause

 

  • educazione sbagliata in campo musicale;
  • influenza di radio e televisione;
  • altro.


L'esempio dei monitori in colonia è molto importante. In colonia o a scuola non ci deve essere un'ora obbligatoria per il canto, ma questo momento deve essere ben gestito.


E' importante che i monitori cantino tra di loro e di fronte ai ragazzi (esempio).


Il canto e gli adolescenti


E' un errore non proporre nulla agli adolescenti per paura di sbagliare. Il problema è più difficile da affrontare quando si ha a che fare con quindicenni che con diciottenni.


Agli adolescenti non bisogna proporre canti che hanno sentito da piccoli; essi spesso rifiutano gli adulti ma hanno bisogno degli adulti, del loro essere rassicuranti. Bisogna trattare gli adolescenti come adulti.


Essi rivendicano delle responsabilità, ma tante volte le rifiutano. Bisogna responsabilizzare gli adolescenti, farli prendere coscienza di ciò che loro accade.


Il repertorio di canti che si propone agli adolescenti deve tener conto delle loro abitudini, quindi: proporre dei repertori particolari (ma non necessariamente canzoni moderne).

L'importante è proporre con "sincerità".


Qui, forse più che altrove, è necessaria la competenza.

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