Le dolci violenze

La consapevolezza del proprio agire educativo e la certezza di poterci riflettere potendone parlare con autorevolezza e serenità rappresentano uno dei tasselli fondamentali nell'esercizio e nel rispetto dei diritti dell’infanzia.

Prendendo spunto dalla pubblicazione “Programma cantonale di promozione dei diritti, di prevenzione della violenza e di protezione di bambini e giovani (0 - 25 anni)” proponiamo una giornata di approfondimento, dedicata al movimento delle colonie estive di vacanza e anche a chi lavora in contesti di vita collettiva con minori, che ponga la delicata questione della “violenza dolce”, vale a dire di tutti quegli atti - perpetrati dagli adulti con consapevolezza o meno - spesso culturalmente tollerati o sui quali a volte si tace ma che, di fatto, rappresentano il segnale che “si è varcata una soglia”. Linguaggio, atteggiamenti, posture assunte con i bambini o “energiche riprese” degli stessi, sono solo un problema che si presenta in determinati frangenti che contraddistinguono la propria attività di volontariato o professionale, oppure hanno una loro storia? Rappresentano un’eccezione o fanno parte di un atteggiamento di fondo, frutto magari di un’equivoco educativo? Soprattutto: sono una questione individuale o concernono un’intera équipe di lavoro, la quale potrebbe essere chiamata a farsene carico?